Uccisi 2 volte

Nella Germania unificata è in atto la »soluzione finale« della resistenza antifascista

Monika Zorn

Questo libro è una documentazione singolare di una gigantesca falsificazione della storia eseguita da parte delle autorità tedesche immediatamente dopo la cosiddetta riunificazione, cioè dopo l'annessione della RDT. Senza questa documentazione sull'annientamento dei siti storici e della cancellazione della memoria della resistenza nello Terzo Reich, in futuro nessuno sarebbe in grado di comprendere i fatti storici. Il libro documenta la seconda, infame liquidazione delle vittime di Hitler tramite la distruzione dei siti commemorativi, la cancellazione dei nomi degli antifascisti dalle strade e per mezzo della distruzione dei musei e monumenti: nel nuovo ordine mondiale non ci si deve ricordare più delle vittime e combattenti antifascisti.
Solo su questa base diventa possibile che oggi il dominatore del mondo può installare di nuovo campi di concentramento come Guantánamo e Abu Ghraib ed anzi estenderli come Bagram nel Afghanistan, dove l’uomo viene imprigionato senza un giudizio, viene torturato e tormentato sino alla morte senza che il mondo elevi un grido di sdegno.
Solo così è possibile, che il nuovo imperatore elettorale nero dei dominatori del mondo quest’anno poteva tenere un discorso lacrimoso e sentimentale nel memoriale di uno dei più grandi campi di concentramento di Hitler su territorio tedesco, cioè Buchenwald, senza che ci sia stato uno sdegno di massa; era stato inoltre incorniciato da due ignobili ex-prigionieri del lager, che non hanno reclamato con una sola parola la chiusura di Guantánamo.
Solo così il nuovo imperatore del mondo poteva vantarsi che suo prozio era stato presente alla liberazione di Buchenwald tramite gli Americani, perché i documenti sulla autoliberazione di Buchenwald dell’ 11.4.1945 dagli sgherri fascisti, organizzata dal comitato internazionale del lager sotto la guida del comunista tedesco Walter Bartel, erano stati liquidati in tutta fretta. Altrettanto sono spariti i documenti dell’attacco aereo americano del 3 e 4 aprile 1945 su Nordhausen e sul campo di concentramento Dora durante il quale morivano 1228 antifascisti ivi internati. Nel volo a bassa quota, con le armi di bordo furono attaccati le colonne di prigionieri che si trascinavano penosamente, malgrado che erano riconoscibili da lontano dagli abiti a strisce. I binari per il trasporto dei prigionieri e dei materiali a Auschwitz invece non furono mai bombardati dagli americani, malgrado il fatto che questo sarebbe stato senz’altro possibile senza difficoltà.
Si vede: I scopi ed il fulcro dell’odio dei fascisti e degli Stati Uniti sono ed erano gli stessi. La differenza: Hitler ha perso la guerra. Gli americani invece nel frattempo hanno conquistato quasi l’intero mondo.
Di Goebbels è stata tramandata la frase: »Chi è ebreo, lo decido io«; oggi questa frase diventa: »Cos’è fascismo, lo decidiamo noi« e chi è terrorista lo decidono gli americani.
Oggi l’Europa è una colonia, i cui paesi con la nuova Costituzione europea perderanno definitivamente la loro sovranità. Debbono spogliare e ricattare i loro popoli, renderli nuovi servi della gleba, fornirli come soldati mercenari a favore del monoimperialismo US-americano e delle sue aggressioni sugli ultimi paesi sovrani in terra. Debbono distruggere qualsiasi resistenza in base alle liste nere americane sui cosiddetti »terroristi« sterminandone l’esistenza o facendoli estinguere tramite la deportazione diretta nei campi di concentramento nuovi.
Questo libro serve come antidoto alla falsificazione della storia oggi onnipresente e come materiale di comparazione ai crimini strutturalmente analoghi dei dominatori del mondo odierni.



Indice

  • Prefazione
  • Lo smantellamento dei campi di concentramento e dei memoriali
    • Buchenwald
    • Sachsenhausen
    • Ravensbrück
    • Mittelbau-Dora
    • Gardelegen
    • Sachsenburg
    • Hohnstein
    • Il memoriale Georg-Schumann
  • Il campo per prigionieri di guerra di Zeithain
  • La »gialla miseria« di Bautzen
  • Memoriali dei campi di concentramento in Germania ovest
  • La reintitolazione delle vie nella ex RDT
  • Lo smantellamento dei monumenti nella ex RDT
  • Le pensioni non riconosciute alle vittime del fascismo
  • La cancellazione dei musei
    • Il museo di storia tedesca di Berlino
    • Il museo Georg Dimitroff di Lipsia
  • Il processo esemplare di Lipsia contro il giudice della denazificazione Otto Jürgens
  • Postfazione
  • Appendici
    • Legge no.10 del comitato di controllo [estratto]
    • Direttiva no.38 del comitato di controllo [estratto]
  • Abbreviazioni
  • Indice delle fonti bibliografiche

Dr. Monika Zorn (Pseudonym) lebte und arbeitete seit Mitte der 80er Jahre für 10 Jahre in Brandenburg; während der Zeit der Annexion der DDR übte sie leitende Funktionen in einer halbstaatlichen Institution aus, was ihr mehr als vielen anderen ermöglichte, scharfsichtige Zeitzeugin der Umgestaltungen durch die Sieger der Geschichte zu sein. Inzwischen gehört Monika Zorn, die schon in der DDR gelernt hatte, gegenüber Gewalthabern die "richtigen" Antworten zu geben, dem akademischen Mittelbau einer norddeutschen Universität an, weshalb wir ihr Pseudonym nach wie vor nicht lüften können - Lesern des Buches von Manfred Histor wird dies unmittelbar einleuchten. Bei uns braucht sie keine Zensur zu fürchten, unser Vertrauen war schon vor der Annexion der DDR gegenseitig.



Monika Zorn
Uccisi 2 volte
Nella Germania unificata è in atto la »soluzione finale« delle resistenza antifascista
Zambon Editore
Francoforte sul Meno-Verona 2009
360 p.
€ 15,-
ISBN: 978-88-87826-39-5

Edito nella casa editrice Ahriman in lingua tedesca nell' anno 1994 ed adesso per la prima volta edito in lingua italiana dalla casa editrice Zambon

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